I pensieri del cuore

Attività di supporto psicologico individuale e di gruppo per i minori inseriti all’interno delle Comunità Educative.

I pensieri del cuore

Descrizione del progetto

Le Comunità Educative si configurano come luoghi residenziali di tutela e accoglienza per minori allontanati temporaneamente dalle proprie famiglie d’origine, in seguito a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria a causa di situazioni pregiudizievoli, o per minori stranieri non accompagnati, accolti in seguito a situazioni emergenziali di deprivazione e conflitto nel territorio di appartenenza.

Ogni Comunità, espressione di particolari e individualizzati contenuti educativi, si colloca nell’ambito delle risorse sostitutive della famiglia, con il carattere della temporaneità: pertanto è finalizzata a tutelare i minori ospiti da situazioni pregiudizievoli e a sostenerli rispetto ai bisogni di identificazione, di costruzione dell’individualità, di relazione, di autonomia e di riservatezza, affinché i medesimi siano supportati nella problematica realizzazione del proprio progetto evolutivo. Le Comunità Educative sono da considerarsi, quindi, una soluzione temporanea, all’interno della quale i minori inseriti possano sperimentare una “residenza emotiva”, in cui affrontare e rielaborare i propri vissuti e il dolore psichico ad essi inevitabilmente connesso.

I minori accolti presso le Comunità Educative di ControVento hanno sperimentato situazioni traumatiche e dolorose. Si possono rilevare disturbi relazionali, fenomeni di aggressività, ritardi cognitivi, blocchi creativi, disagio nell’integrazione corporea con se stessi e con gli altri. Tuttavia, nonostante tali esperienze di profonda problematicità, i bimbi e i ragazzi inseriti manifestano potenzialità e risorse che, se attivate, determinano opportunità riabilitative e, gradualmente, contribuiscono ad una progressiva rielaborazione del malessere individuale.

Pertanto, considerando che l’età evolutiva rappresenta il periodo privilegiato in cui tentare di rielaborare con modalità efficaci il disagio sperimentato, si rileva la notevole necessità di percorsi psicologici dedicati e personalizzati, che possano offrire ai bambini e ai ragazzi uno spazio terapeutico protetto in cui affrontare il proprio malessere. Il contesto comunitario, inoltre, si configura non solo come una soluzione temporanea, ma come un luogo emotivamente protetto che potrebbe garantire un maggiore sostegno piscologico ai minori nell’affrontare i vissuti traumatici.

Durata del progetto

Gli interventi specifici si collocano a decorrere dal mese di settembre al mese di luglio.

Azioni: obiettivi previsti

L’attività di supporto terapeutico, in sinergia con gli interventi educativi attuati dall’equipe multidisciplinare, si propone di sostenere i minori (individuati come maggiormente fragili) relativamente ad uno sviluppo integrato nei diversi livelli (cognitivo, affettivo, relazionale, psicomotorio e comportamentale), garantendo loro un percorso terapeutico della durata di un anno, a cadenza settimanale. Possono essere previsti anche incontri di gruppo allo scopo di creare dinamiche efficaci di mutuo aiuto. Obiettivo finale di questa elaborazione è l’incremento delle risorse emotive, sociali e comportamentali dei minori per un migliore esito evolutivo qualora sia previsto un reinserimento in contesto familiare, affidatario o un percorso verso un’autonomia.

I macro-obiettivi individuati riguardano:

  • la prevenzione del consolidamento di comportamenti disfunzionali;
  • il superamento di specifiche situazioni problematiche manifestate dal singolo minore e dal gruppo;
  • la riduzione del disagio emotivo e la promozione del benessere del gruppo all’interno del contesto comunitario;
  • il supporto all’èquipe multidisciplinare per maggiori strumenti al fine di gestire le difficoltà psicologiche dei minori.

Risorse umane coinvolte

  • Psicologo
  • Responsabile Settore Educativo
  • Educatori della Comunità in cui i minori sono inseriti

Attualizzazione del progetto: Fase intermedia

Il percorso si struttura seguendo i principi della teoria Razionale Emotiva Comportamentale, secondo la quale pensieri emozioni e comportamenti si influenzano tra loro. Secondo tale approccio reazioni (emotive e comportamentali) dipendono dal modo in cui ciascuno interpreta la realtà. Pensieri disfunzionali, rischiano pertanto di determinare reazioni emotive e comportamentali disregolate. Modificare il modo in cui si interpreta la realtà e imparare a gestire le emozioni risultano essere aspetti importanti per prevenire lo strutturarsi di comportamenti disadattivi.

Il progetto si adatta alle iniziali competenze emotivo-cognitive dei minori, variabili per età evolutiva e per storia di vita. Si propone come un percorso a step finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  1. Riconoscimento emotivo: riconoscere le espressioni dei volti, osservare e decodificare i propri stati emotivi e corporei, associare emozioni agli eventi che le generano e ampliare il vocabolario emotivo.
  2. Riconoscimento dei comportamenti connessi agli stati emotivi: individuare i comportamenti adattattivi e maladattivi, apprendere nuove strategie di gestione emotiva.
  3. Riconoscere i pensieri disfunzionali sottostanti le emozioni e i comportamenti: individuare i principali pensieri disfunzionali, associare i pensieri agli eventi attivanti, imparare a “ristrutturare” i pensieri disfunzionali con cognizioni più adattive.

Ogni incontro settimanale ha la durata di 4 ore suddivise in due interventi o individuali o di gruppo e si struttura con una prima parte teorica avvalendosi dell’ausilio di schede didattiche (“Giochi e attività sulle emozioni” di Di Pietro e Dacomo, Ed. Erickson; “L’ABC delle mie emozioni” di Di Pietro, ed. Erickson) e una seconda parte di attività ludico-pratiche per favorire l’apprendimento dei nuovi concetti.
Lo sviluppo delle competenze emotive risulta così favorito dallo scambio di gruppo, e da attività costruite ad hoc per favorire l’interesse e l’apprendimento (attività manuali, giochi, disegni, role-play).

L’applicazione del progetto all’interno del contesto comunitario sta gradualmente raggiungendo i seguenti obiettivi:

  • progressiva capacità di riconoscimento e gestione delle emozioni;
  • miglioraramento dei deficit di decentramento e promuovere la lettura della mente dell’altro favorendo lo sviluppo di abilità interpersonali;
  • progressiva consapevolezza e decodifica del trauma;
  • graduale capacità di rielaborazione dell’aggressività e di altre difficoltà relazionali.

RESPONSABILE DI RIFERIMENTO:

SONIA OPPICI
Telefono: 02-29.524.761

E-mail:
sonia.oppici@fanciullezza.org

Tutti i progetti

Spazio Incontro

Facile Ristrutturare ha donato uno spazio unico alla nostra impresa sociale, un progetto di corporate social responsibility sviluppato in collaborazione con Every Child Is My Child Onlus.

Parliamone insieme

Il progetto “Parliamone Insieme” si svolge nel periodo compreso tra ottobre e settembre con circa n.20-25 nuclei familiari

Potenziamento cognitivo

Percorsi di potenziamento cognitivo e comunicazione

I colori del mondo

L’Asilo Nido di ControVento favorisce una politica solidale in favore di tutti i bambini di culture diverse e con lievi disabilità.

Giochiamoci

Uno spazio di progressiva rielaborazione degli episodi traumatici, un percorso per sperimentare le proprie risorse inespresse

Punto&Virgola

All’interno del Cag, attivo fino al 31 dicembre 2019, sono stati presentati vari progetti di cittadinanza attiva e di promozione del protagonismo giovanile nell’ottica di prevenzione del disagio.

Centro diurno

Arte, sport, stili di vita: i progetti elaborati dal Centro Diurno 'L'Orizzonte' e rivolti ai minori in situazione di disagio socio-ambientale.

Incontrare l'altro

Una gestione pedagogica delle differenze come elemento educativo e formativo, partendo dalla relazione con il cittadino straniero

Altra scuola

Il servizio per riavvicinare alla scuola i ragazzi a rischio o in fase di abbandono scolastico, con tempi e modalità calibrate ai bisogni educativi e alle caratteristiche personali

Progetto Intercultura

Sostenere i minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio verso condizioni di vita autonoma, con l’intenzione di favorire una sempre maggiore integrazione.