Treno della Memoria: i ragazzi de La Fanciullezza chiedono il tuo aiuto

Lanciata l’iniziativa “Cosa c’entro io con Auschwitz”, una raccolta fondi per permettere ai giovani dei centri Punto&Virgola e Lambrateam di partecipare al viaggio di istruzione. Ecco come contribuire

Per comprendere il valore di un’iniziativa come il Treno della Memoria, che dal 2004 accompagna i ragazzi alla scoperta dei luoghi dell’Olocausto, è sufficiente ascoltare i resoconti di coloro che hanno affrontato questo viaggio educativo negli anni scorsi. Nelle loro riflessioni, affidate ai social network, emerge non solo il profondo impatto emotivo dell’esperienza, ma anche la volontà di conservare e diffondere quello che hanno potuto imparare nei giorni del viaggio.
«È stata la più intensa settimana della mia vita, spero di non dimenticarla mai, per essere più pronto ad accogliere il futuro», «Il nostro viaggio non termina oggi: vivere è fare e ricordare», «È difficile esprimere a parole le sensazioni che questo luogo ha suscitato. Ma tutto questo dolore non può essere dimenticato. In quanto esseri umani spetta a ciascuno di noi custodire questa memoria». Sono solo alcuni dei messaggi dai ragazzi, parole che suonano come un impegno ad agire in prima persona per tramandare il valore della memoria.

Programma Treno della Memoria

Un aiuto concreto

Per il secondo anno di fila, anche La Fanciullezza è coinvolta nell’iniziativa, con venti ragazzi dei centri di aggregazione giovanile Punto&Virgola e Lambrateam in procinto di “salire sul Treno”. C’è, però, ancora un problema da superare. La quota di partecipazione per molti è proibitiva, e, nonostante il sostegno del Comune di Milano, la cifra che permetterebbe a tutti di partecipare al viaggio non è ancora stata raggiunta.
Per questo, La Fanciullezza ha deciso di chiedere aiuto. Da sempre la nostra Associazione si batte per garantire a tutti i giovani le stesse opportunità, a prescindere dalla loro condizione socio-economica. Per i ragazzi dei nostri centri di aggregazione giovanile, vedersi negare un’opportunità tanto importante per la loro crescita solo per ragioni economiche sarebbe un atto di profonda ingiustizia sociale. Da qui la decisione di lanciare una raccolta fondi sul sito Eppela.com, aperta a tutti coloro che, anche con cifre molto piccole, sono disposti a dare una mano.

Costruire insieme il domani

Nel momento in cui scriviamo, il progetto, dal titolo “Cosa c’entro io con Auschwitz”, dista ancora circa 700 euro dal suo obiettivo, a pochi giorni dalla chiusura della raccolta fondi. C’è dunque un ultimo chilometro da percorrere. E non si tratterebbe di un sostegno a fondo perduto: il sistema prevede infatti una serie di “ricompense” crescenti in base al valore dell’aiuto (dall’invito agli eventi che faranno seguito al viaggio, fino alla consegna di libri fotografici e dvd).
Anche se la migliore delle ricompense rimane la consapevolezza di aver permesso ai nostri ragazzi di accedere a un’esperienza tanto significativa, in nome di quella responsabilità condivisa che sta a cuore a tutti coloro che pensano ai giovani come ai cittadini che costruiranno il mondo di domani.

Per scoprire i dettagli del progetto “Cosa c’entro io con Auschwitz” e per dare il tuo contributo, clicca qui.

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